Visto e mi è piaciuto un casino. Gli ultimi 40 minuti sono bomba atomica. E prima di quelli cmq tutte le scene erano interessanti e mai inutili (se ci fate caso, nelle scene finali ritorna un pò tutto quello che ci era stato presentato lungo il film, dall'affinità tra Pitt e il cane al lanciafiamme), sicuramente è stata una boccata d'aria fresca dopo Hateful Eight che ho trovato polpettonaro e bolso da morire. Questo no, è originale, è insolito, è un viaggio dentro gli spaccati di vita a Hollywood, è confezionato quasi come se fosse un album da sfogliare e rivedere con la stessa fruizione di come si ascolta e riascolta un LP, lo puoi vedere per la trama in sè o per le singole scene che carosella, ognuna un piccolo documentario sul microcosmo hollywoodiano di quegli anni. Il dialogo con Pacino che fa capire come l'industria piloti la percezione della popolarità, le malizie sul set e i caratteri esuberanti dei registi, la bambina prodigio, il Mito (Bruce Lee in questo caso) che visto da vicino è un uomo come gli altri, praticamente denudato dalle idolatrie e presentato come un business-man anche lui. Ho trovato pertinenti e significative tutte le scene, per me quindi è promosso.
